Tra Roma e il Mare
Ripristino dell’efficienza e valorizzazione architettonica e paesaggistica delle opere della bonifica di Ostia e Maccarese
Abstract
ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)
Il programma di ricerca "TRA ROMA E IL MARE. RIPRISTINO DELL’EFFICIENZA E VALORIZZAZIONE ARCHITETTONICA E PAESAGGISTICA DELLE OPERE DELLA BONIFICA DI OSTIA E MACCARESE", fa riferimento ad un’area di studio sulla quale il Laboratorio – e l’Unità di Ricerca del DiAP “Teorie, analisi e strategie per la città contemporanea” di cui esso fa parte – stanno concentrando da alcuni anni i loro interessi scientifici, di ricerca sul campo e di sperimentazione progettuale. Si tratta, in estrema sintesi, della "Coda della Cometa", la conurbazione che si sviluppa in direzione NE-SO lungo il corso inferiore del Tevere tra il Grande Raccordo Anulare e il mare, una città lineare che ha una lunghezza di circa 15 km e per asse il fiume ed è compresa tra la via Portuense e la via Cristoforo Colombo.
Già negli anni precedenti l’UdR ha sviluppato studi, indagini e proposte progettuali che hanno riguardato questo territorio, la sua morfologia, i suoi passaggi e i suoi insediamenti: in sede di Ricerca di Ateneo e di Convenzione conto terzi (con l’ANAS, per gli studi relativi all’arco meridionale del GRA e con l’ATAC, per lo studio del Corridoio del Trasporto Pubblico Acilia-Madonnetta/Fiumicino), in occasione di due workshop del Dottorato di Ricerca in Architettura. Teorie e progetto della Sapienza e come tema di sperimentazione didattica attraverso numerose tesi di laurea in Architettura e in Architettura del Paesaggio.
AMBITO DI STUDIO
Come era previsto dal programma generale, la complessità del palinsesto territoriale dell’area di studio e la composizione multidisciplinare del Gruppo di Ricerca hanno suggerito di attivare diverse fasi di lavoro articolate in una serie di studi di settore e in un periodico, continuo confronto fra i risultati raggiunti (vedi il sito web http://www.codadellacometa.it/.
In questo quadro complessivo, la ricerca si propone di analizzare, un tema di straordinaria importanza non solo per la Coda della Cometa, ma per l’intero impianto urbano della città di Roma: il sistema delle acque costituito dal corso inferiore del Tevere, dai fossi suoi affluenti (Fosso di Malafede e Fosso di Galeria), dal sistema dei canali della Bonifica e dal complesso delle opere ad esso connesse.
In particolare, la ricerca si propone di affrontare un tema di grande rilievo paesaggistico e ambientale: il ripristino e il potenziamento dell’efficienza e la valorizzazione architettonica e paesaggistica delle opere della Bonifica di Ostia e Maccarese. Il progetto propone due filoni di ricerca e di intervento complementari tra di loro e necessari, l’uno, per realizzare il ripristino di una funzionalità che ponga in sicurezza il territorio, concentri su di esse presidi e strumenti per il monitoraggio della salute delle acque e dell’ambiente e per la produzione di energia e l’altro per la messa in valore dei caratteri del paesaggio, per l’istituzione di centri per l’educazione ambientale e la fruizione dei paesaggi dell’acqua nel contesto del parco fluviale del Tevere.
L'organizzazione del territorio, nell'immagine attualmente visibile, racconta delle metamorfosi naturali e antropiche di un territorio giovane sul piano delle strutture morfologiche naturali e ancor più giovane rispetto alle trasformazioni di una geomorfologia di artificio sulla quale si sono costruite tutte le forme di insediamento attuali. Una storia con dinamiche ancora in evoluzione. Gli studi delle modificazioni della linea di costa e della progressiva sedimentazione parlano all'incirca di due chilometri in duemila anni (circa un metro l'anno) e della formazione di stagni, paludi e aree boscate che fino a poco più di cento anni fa costruivano la trama organica di un macro disegno d'area, dove gli unici segni di artificio erano rappresentati da pochi elementi: i tracciati viari di origine romana, le vestigia del sistema portuale di Roma e delle antropizzazioni connesse, la produzione del sale e, solo in epoca moderna, gli impianti forestali che, sempre presenti in tutte le fonti iconografiche come elemento naturalistico, nel XVIII secolo iniziarono ad avere un carattere produttivo e quindi un assetto di maggior artificio.
Assai diversa l'immagine di paesaggio che si è realizzato attraverso gli interventi di
Bonifica realizzati a partire dal e 1884 conclusi durante il fascismo. Il complesso degli interventi di bonifica di quegli anni costruì nelle aree oggetto del nostro studio un sistema unitario. Un'infrastrutturazione di base costituita da una rete di canali di grande regolarità e organizzazione gerarchica e accompagnata da una rete viaria locale diffusa finalizzata alla produzione agraria, dal sistema delle case coloniche e dagli elementi di gestione dei flussi d'acqua. Anche sul piano del paesaggio vegetale, l'utilizzo di alberature quali l'eucalipto ha introdotto un elemento al contempo di novità e di estraneità paesaggistica. Un paesaggio “costruito” dai Romagnoli che è ordito da una centuriazione che ricorda le piane del Po e solo in parte la sua foce; una rete che ha costruito un paesaggio quasi alieno alle forme della campagna romana. Alieno ed unico e in quanto tale da valorizzare e attualizzare a nuove forme d'uso.
In questi luoghi le ragioni dell'espansione e della speculazione hanno avuto sino ad ora il sopravvento su quelle dell'organizzazione di un territorio la cui finalità principale originaria era prevalentemente di tipo produttivo agrario, una finalità che oggi appare debole, sia rispetto alle spinte verso l'espansione edilizia, sia rispetto alla produttività economica. Uno degli obiettivi della ricerca a scala vasta riguarda quindi il futuro economico di questi luoghi e risponde alla domanda di base di quale mix di attività possa contribuire ad un processo di valorizzazione che non si limiti alla considerazione dell'eccezionalità dei luoghi, ma guardi invece ad un più ampio spettro di possibilità: innovative rispetto agli usi e condivise rispetto agli attori principali.
PUBBLICAZIONI
1. Lina Malfona, Tra Roma e Il Mare, Storia e Futuro di un Settore Urbano, prefazione di Piero Ostilio Rossi, Libria Edizioni, 2014.
2. Maria Clara Ghia, Da Roma verso il mare. Storie percorsi immagini della città moderna e contemporanea, Gangemi, Roma, 2018.
ALTRI ESITI
1. Presentazione | Re-cycling Water Architectural | 15th World Lake Conference - Perugia, 4 settembre 2014, a cura di Piero Ostilio Rossi
2. Video | I paesaggi dell'acqua nella Coda della Cometa | Ideazione e testi: Orazio Carpenzano con Maurizio Alecci, Caterina Padoa Schioppa, Giambattista Reale, Riprese e montaggio video: Alessandro Santamaria Ferraro - LaMA Laboratorio Multimediale di Architettura
3. Video | La Foce del Tevere |a cura di Alessandro Santamaria Ferraro - LaMA Laboratorio Multimediale di Architettura
Tipo di Ricerca
Ricerca Sapienza
Responsabile
Piero Ostilio Rossi
Anni
2013 - 2014
Struttura
Dipartimento di Architettura e Progetto
Componenti del gruppo di Ricerca
STRUTTURATI:
Carpenzano Orazio, Roberto Secchi, Lucina Caravaggi, Fabio Di Carlo, Cristina Imborglini
DOTTORANDI DIAP:
Balducci Fabio , Brunelli Alessandro, Cellini Giovanni Rocco, Di Loreto Lelio, Pettine Lucio Lorenzo, Zampetti Pietro
ASSEGNISTI O BORSISTI:
Iacovantuono Armando, Malfona Lina, Padoa Schioppa Caterina
MEMBRI ESTERNI:
Shepherd Elizabeth Jane ( Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Responsabile dell'Aerofototeca Nazionale
ALTRI COMPONENTI:
Maurizio Alecci (Responsabile del Centro Progetti Diap) Francesca Romana Castelli ( Responsabile tecnico del QART), Giambattista Reale, Simone Di Benedetto
Settore
Architettura, Paesaggio, Storia
ERC
SH2_9, SH5_6
Keywords
waterfront di roma, pineta di castelfusano, lungomare e aree dunali, figure del paesaggio, progetto urbano/nuovi cicli di vita
Link di approfondimento
Coda Della Cometa_prodotti
Coda Della Cometa_Multimedia
Allegati
programma
dossier