SURF_AS Strategie Urbane, Reti, Forme dell’Abitare Sostenibile

Per un progetto di condensatori urbani multifocali a Roma nei nodi delle stazioni intermodali.



Abstract
La ricerca si inserisce nel quadro degli studi sulla città sostenibile del dopo Kyoto (città reversibile), con particolare riguardo alle opportunità che una mobilità urbana, integrata e multimodale, offre allo sviluppo di nuove tipologie di luoghi pubblici e di coesione sociale. Partendo dal presupposto che per il futuro si prevede l'incentivazione del trasporto pubblico e di tutte le soluzioni di trasporto privato in comune (co-voiturage) e in affitto (car sharing) a discapito dell'uso individuale dell'automobile, l'obiettivo che la ricerca si prefigge è la definizione della forma urbana e architettonica della rete e dei nodi intermodali in una prospettiva di infrastruttura “mixed use”. Il programma sottoscritto a Kyoto di ridurre le emissioni dei gas serra entro il 2020 per mitigare i danni prodotti dallo sviluppo e garantire alle prossime generazioni nuove condizioni di equilibrio ambientale e benessere sociale, è motivo per riconsiderare il progetto della rete e dei nodi dell'intermodalità nei termini di una riqualificazione “ragionata” ed ecosostenibile della città esistente e dei suoi contesti abitativi (urbanesimo sensibile e rigenerazione urbana). La ristrutturazione delle stazioni dei treni e delle metropolitane può infatti essere occasione per agire su porzioni di città inoculando nei tessuti elementi di innovazione che delineano il progetto infrastrutturale come progetto urbano e di paesaggio di piccola/media/grande scala attento alla dimensione intermedia dello spazio di prossimità, e contemporaneamente a quello più vasto della città globale. Da questo punto di vista le stazioni intermodali, in quanto porte metropolitane e luoghi dell'accessibilità locale, sono un'opportunità per realizzare spazi pubblici e nuovi luoghi dell'abitare in risposta alla variegata domanda dei soggetti che oggi abitano e attraversano la città e per riportare qualità e identità a parti sfigurate della città e dei territori.

 ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)

La ricerca si configura dunque come tappa di approfondimento di un percorso di elaborazione già avviato alla grande e media scala e come sperimentazione progettuale di “densificazione ragionata” nei nodi della rete. Essa ha tra i suoi obiettivi la definizione della figura del “condensatore urbano” come luogo ibrido e complesso nel quale far convivere le funzioni specifiche della mobilità con quelle dei servizi e dell'abitare e come diffusore/erogatore di qualità urbana al suo intorno. Gli studi già effettuati hanno messo in evidenza che l'intermodalità laddove essa esiste o è stata creata, determina condizioni di incrocio tra pubblici diversi con conseguente uso differenziato del tempo e degli spazi. Ora tale “promiscuità” delle pratiche d'uso richiede un ripensamento delle funzioni strutturanti i nodi dell'intermodalità che da semplici spazi del transito stanno diventando luoghi complessi dell'abitare: ai servizi specifici dell'intermodalità (info-points e caffetterie, bike-centers, officine, stazioni dei taxi e dei pulmann, stazioni dell'auto-sharing, sportelli postali e bancari) vanno via via aggiungendosi servizi per il commercio del tipo km zero (mercati artigianali e equosolidali), luoghi per la cultura (musei e centri espositivi), spazi per il lavoro (wifi, co-working points) finanche asili nido come sta avvenendo in Francia dove è stato lanciato un progetto pilota che sta riscuotendo un ampio consenso e che è destinato a incentivare la presenza di questa tipologia all'interno delle stazioni e dei luoghi della mobilità. Sulla base di queste premesse, la ricerca prende le mosse da una lettura multifocale del territorio e dall'assunzione delle “criticità” fisico-morfologiche, paesaggistiche, socio-economiche dei contesti come punti di forza per:
- riformulare il concetto di densificazione in termini di qualità e non solo di quantità esaminando i modi in cui l'offerta multimodale possa diventare strategia di intervento anti sprawl e fattore di rigenerazione urbano-ambientale;
- ri-definire il ruolo delle stazioni nei quartieri svantaggiati o degradati o in prossimità di attrezzature ambientali (come ad esempio il parco degli Acquedotti, il parco di Tor Marancia, il parco dell'Appia Antica, il parco dell'Aniene) in termini di piazze e luoghi di incontro e intrattenimento culturale ai fini di generare forme di coesione sociale;
- ripensare il "palinsesto" dell'interscambio secondo il principio del “millefoglie” (stratificazione della sezione, piastra abitata e riorganizzazione del piano città), come dispositivo di comunicazione e di interfaccia tra le quote del sopra e del sotto l'asfalto.
A tale scopo si intende procedere in due direzioni che equivalgono a due scale di lavoro condotte in simultanea dalle unità di cui si compone il gruppo di ricerca partendo dal diagramma della nuova rete infrastrutturale del trasporto pubblico di Roma assunto come telaio di un sistema di nodi localizzati:
- in «posizione interna» in prossimità dell'anello ferroviario, al limite della città consolidata e a poca distanza dalla cinta delle Mura Aureliane. Si tratta di una ubicazione strategica per l'interscambio tra la mobilità pubblica “forte” dei treni e quella “leggera” della metropolitana, dei tram e delle piste ciclopedonali, che offre la possibilità di creare punti di grande aggregazione sociale;
- in «posizione intermedia» tra l'area centrale della città consolidata e gli insediamenti periferici e suburbani. Si tratta di una ubicazione strategica ai fini del riammagliamento delle frange urbane della città dispersa e della ricongiunzione di interi settori urbani discontinui e separati dai grandi vuoti dei parchi metropolitani;
- in «posizione esterna», a cavallo del Grande Raccordo Anulare. Si tratta di una ubicazione strategica ai fini della trasformazione della città metropolitana e del recupero degli insediamenti abusivi sorti lungo le direttrici delle vie consolari («Zone O», «Toponimi»), del collegamento con le espansioni del recente passato e con i comuni della corona metropolitana, ormai trasformati in quartieri residenziali dei romani in territorio extracomunale.

 

 PUBBLICAZIONI

- BIANCHI G., CRICONIA A. (2018), La stazione della metropolitana propulsore di urbanità diffusa. ROMA Architetti Roma Edizioni, pp. 1-168.
- BIANCHI G., CRICONIA A., (2020), La stazione della metropolitana, un nuovo spazio pubblico di quartiere, pp. 9-16. In "Trasporti & Cultura" 57, numero monografico Reti e stazioni della metropolitana tra funzionalità e architettura.

 

 ALTRI ESITI

WORKSHOP
- SURF. Workshop Roma-Parigi. 14-19.02.2011 presso Facoltà di Architettura Sapienza, Dipartimento di Architettura e Progetto, via Flaminia 359. Comitato organizzativo: Roma (DIAP - Dipartimento di Architettura e Progetto): Alessandra Criconia, Rossanna Battistacci, Paola Veronica dell'Aira, Anna Irene del Monaco, Roberto Secchi, Antonino Terranova, Alessandro Lanzetta, Sokoi Huta; Parigi (ENSAPM - Departmente Architecture, Matiere et Cultures Constructives): Sabine Chardonnet-Darmaillacq, Xavier Dousson
- SURF. Workshop Parigi-Roma. 31.10-05.11. 2011 presso ENSA - Paris Malaquais, Batiment Callot, 1 rue Jacques Callot. Comitato organizzativo: (ENSA Paris Malaquais): Sabine Chardonnet-Darmaillacq; (DIAP - Dipartimento di Architettura e Progetto): Alessandra Criconia, Rossanna Battistacci, Alessandro Lanzetta

 





Tipo di Ricerca
Ricerca Sapienza

Responsabile
Alessandra Criconia

Anno
2011

Struttura
Sapienza Università di Roma - DIP, DATA Dipartimento di Design, Architettura, Territorio, Ambiente, Università Sapienza di Roma, ACS Laboratorio Architecture Culture Societé, ENSA Paris Malaquais.

Componenti del gruppo di Ricerca
STRUTTURATI:
Giovanna Bianchi, Rossanna Battistacci
DOTTORANDI DIAP:
Deborah Navarra
ASSEGNISTI O BORSISTI:
Alessandro Lanzetta (assegnista)
MEMBRI ESTERNI:
Sabine Chardonnet-Darmaillacq (Maître de Conference, ENSA di Paris Malaquais)
ALTRI COMPONENTI:
Francesca Canu, Valeria Ciancarelli, Lara Turchini

Settore
Architettura

Keywords
Abitare le stazioni, Rete e nodi, Densificazione ragionata, Condensatori diffusi, Piazza urbana, Porta metropolitana


Allegati
SURFas Workshop Roma – Parigi
SURFas Workshop Parigi – Roma
SURFas Workshop Roma – Parigi