Progetto preliminare e definitivo della Nuova sede della Sapienza a Pietralata – comparto 2
a cura del Dipartimento di Architettura - DiAR
Primi schizzi di Panella sulla conformazione dell'edificio (2007)
Abstract
The project for the New Headquarters of Sapienza in Pietralata stems from the acquisition of a part of the area of the ex Eastern Directional System of Pietralata by the Roman University, to realize a center of aggregation of educational and research activities. In fact, the area, served by the urban (Quintiliani underground station) and national (Tiburtina station) railway system and by the road system of the Eastern ring road, has a high degree of accessibility and a wide availability of free areas, which favored the settlement project. Divided into two parts, the project was entrusted to the Department of Architecture and Construction (sector 1) and to the Department of Architecture (sector 2).The latter, in charge of designing the teaching structures for the Faculty of Pharmacy and Biotechnology, entrusted the coordination of the project to the architect and teacher Raffaele Panella, supported by a Technical-Scientific Committee and by six other Departments of “La Sapienza”.
ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)
Il progetto per la Nuova sede della Sapienza, ideato nel 2007, si inserisce nell’area dell’ex Sistema Direzionale Orientale (SDO) di Pietralata, prossima alla Stazione Tiburtina e al quartiere omonimo, in attuazione al Piano di Decongestionamento, previsto dal D.M. 30 marzo 1998, e al Piano di Assetto Generale (PAG), approvato già nel 1995 dal Comune di Roma con delibera n. 101 del 12 maggio. Nel 2006 è stata approvata una convenzione tra il Comune e l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per l’assegnazione in proprietà di un’area del comprensorio pari a 60.000 mq di SUL per la realizzazione di spazi didattici e laboratoriali, a cui si sono aggiunti, con l’acquisizione della zona orientale, 11.640 mq da destinare, inizialmente, alle residenze universitarie.
L’area di intervento è delimitata ad Ovest dal fascio ferroviario, a Nord dalla via dei Monti Tiburtini, a Est da via dei Durantini, a Sud dalla via del Casale Quintiliani e dal quartiere residenziale Tiburtino. Nello specifico, l’area acquisita dall’Ateneo è stata suddivisa in due parti di simili dimensioni assegnate per la progettazione rispettivamente ai Dipartimenti AR_COS e DiAR. La prima parte “comparto 1”, collocata a Nord, è destinata ad ospitare le strutture didattiche e di ricerca dell’area umanistica, mentre la seconda, equivalente al “comparto 2” e rivolta a Sud, quelle scientifico-tecnologiche, precisamente per le Facoltà di Farmacia e di Biotecnologia. Sulle tracce del Progetto Unitario ideato da Franco Purini, che era stato approvato tra il 2004 e il 2005, nel 2007 il Consiglio di Dipartimento DiAR ha nominato Raffaele Panella Responsabile Scientifico e Coordinatore della Progettazione per l’intervento della Nuova sede della Sapienza a Pietralata (comparto 2) e formalizzato il Comitato tecnico scientifico composto da A. Terranova, L. Barbera, A. Greco, G. Rebecchini, P.O. Rossi, R. Secchi e Panella stesso. Nella progettazione sono intervenuti anche i docenti di altri sei Dipartimenti. Il coordinamento tecnico del progetto è stato affidato all’architetto Maurizio Alecci.
Il progetto di Purini prevedeva uno sviluppo su due livelli principali: alla quota 42 s.l.m. sarebbe sorta la Nuova sede della Sapienza, su una piastra artificiale interamente pedonale, mentre alla quota 35 s.l.m. si sarebbe articolato tutto il sistema viario, per collegare la via dei Monti Tiburtini a monte col quartiere Tiburtino a valle. La via detta sublata, avrebbe condotto ai parcheggi presenti nel piano basamentale, in corrispondenza degli edifici in superficie. Tra di essi era prevista la cosiddetta via mediana, che avrebbe connesso longitudinalmente i poli opposti del lotto Sapienza, separato e consentito l’ingresso agli edifici.
Queste premesse hanno guidato il progetto di Panella: la piastra è ordinata da un reticolo di modulo quadrato pari a 6 metri, che regola la disposizione dei volumi edificati e delle aree distributive, e il piano interrato serve la nuova costruzione mediante la Piazza dell’Ateneo. Quest’ultima, di fatto, è ruotata di 8 gradi rispetto alla via mediana per connettersi nel piano basamentale alla quota urbana della città mediante la via Torelli, che corre ortogonalmente ad essa verso il quartiere Tiburtino. Questo vuoto ha duplice funzione: aprire il complesso alla città, enfatizzando il ruolo sociale dell’Università, e consentire l’accesso alla fermata della metropolitana Quintiliani, attraverso dei percorsi ipogei che partono proprio dalla quota inferiore della Piazza. Sul fronte Sud, dunque, l’edificato poggia alla quota 35 guadagnando, così, ulteriori 7 metri in altezza in cui sono inseriti anche un centro civico e un ristorante. Dalla quota della piastra, invece, l’edificio raggiunge i 23 metri, a cui se ne sommano 3 per un piano tecnico.
La geometria quadrangolare della Piazza ha inoltre influenzato il disegno planimetrico dell’edificio, che si presenta come un trapezio irregolare lungo 200 metri e largo circa 40. A nord, infatti, i locali del piano terra sono arretrati parzialmente per allinearsi alla Piazza, su cui sono rivolti tutti gli accessi agli spazi più pubblici, come le sale seminariali, l’aula magna e quello pertinente la Facoltà, che si trova all’estremità Ovest. A sud, invece, il perimetro ricalca quello del lotto. Lungo questo fronte sono collocati i laboratori dipartimentali e per la ricerca intervallati a serre bioclimatiche. Questo sistema, “a pettine”, oltre ad aprire la nuova struttura al quartiere mediante le grandi superfici vetrate delle serre, ha permesso di soddisfare i requisiti energetico-ambientali e impiantistici volti a ridurre i consumi energetici complessivi. Il progetto dei laboratori, infatti, ha visto l’integrazione e l’ibridazione dell’impiantistica tradizionale con sistemi bioclimatici e tecnologie innovative: ognuno di essi dispone di un grande cavedio praticabile - che prende l’intera altezza dell’edificio - per il passaggio dei condotti che hanno il compito di espellere i gas prodotti nei laboratori, che sono raccolti dalle cappe chimiche predisposte in ciascuno di essi. Le serre bioclimatiche, inoltre, sono dotate di lucernari in copertura per consentire la circolazione dell’aria e l’ingresso di una maggiore quantità di luce in tutti i livelli. L’edificio ad Est, che Panella ha denominato “Palazzo delle aule”, ospita gli spazi per la didattica frontale e si annette al quarto livello all’edificio maggiore mediante un ponte interamente vetrato e inclinato verso la Piazza. Qui si trova la biblioteca caratterizzata dalla presenza di ampi spazi in doppia altezza, giacché occupa tre dei piani del corpo occidentale. Nei sei piani totali, la struttura può ospitare fino a 5.000 studenti.
Alla fine del 2007 la progettazione si è arrestata in attesa di approvazione del Progetto Preliminare da parte di Sapienza che, soltanto nel 2010, ha deliberato l’affidamento del progetto definitivo all’appena nato DiAP, tramutando l’“Attività Conto Terzi” in “Attività di Progettazione Interna”.
PUBBLICAZIONI
Carpenzano Orazio (a cura di), 5 idee per Pietralata. Workshop di progettazione Dottorato di Ricerca in Composizione architettonica Teorie dell’Architettura – DiAR – Università degli studi di Roma – La Sapienza, Centro stampa Ateneo, Roma 2007.
Palumbo Roberto (a cura di), Politica edilizia e strategie di attuazione, Centro stampa Ateneo, Roma 2007.
Rebecchini Giuseppe, La fase ideativa del progetto. Un’analisi introspettiva. Lettera agli studenti di architettura, Quodlibet Studio, Macerata 2019.
Massarente Alessandro (a cura di), “Il progetto della nuova sede della Sapienza a Pietralata, Roma” in Ricerca Universitaria e Progetto di Architettura. Esperienze, procedure e strumenti a confronto. Atti del 2° Forum ProArch, Ferrara, 27-28 settembre 2012, ProArch – Associazione nazionale dei docenti di Progettazione architettonica, Ferrara 2013.
Carpenzano Orazio, “Due progetti di Raffaele Panella”, in Raffaele Panella. Autoritratto di una generazione (1920-1950). Professori di Composizione della Facoltà di Architettura della Sapienza, LetteraVentidue, Siracusa 2021, p. 111-121.
ALTRI ESITI
Workshop del Dottorato in Composizione architettonica – Teorie dell’architettura (DiAR). La Sapienza a Pietralata. Coordinatore del workshop Piero Ostilio Rossi e direttore Lucio Valerio Barbera. Tutor: Rosanna Battistacci, Alessandra Capuano, Orazio Carpenzano, Alessandra Criconia, Paola Gregory. Roma 2007.
Mostra di Ateneo, Università IUAV di Venezia. Riccarda Cantarelli (a cura di), Panella. Architetture per la città. Mostra dedicata al maestro e amico Carlo Aymonino. Venezia, 15-30 settembre 2011.
Convegno del Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP) – Facoltà di Architettura. Sapienza Università di Roma. Raffele Panella. Il progetto di Sapienza a Pietralata, con Orazio Carpenzano, Annamaria Giovenale, Carlo Musto D’amore, Eugenio Gaudio, Piero Ostilio Rossi, Renato Masiani, Roberto Coluzzi, Maurizio Alecci. Roma, 6 aprile 2017.
Tipo di Ricerca
Convenzioni e conto terzi
Responsabile
Raffaele Panella
Anni
2007 - 2008
Struttura
DiAR - Dipartimento di Architettura
Componenti del gruppo di Ricerca
STRUTTURATI:
Lucio Barbera, Antonella Greco, Piero Ostilio Rossi, Raffaele Panella, Giuseppe Rebecchini, Roberto Secchi, Antonino Terranova
ALTRI COMPONENTI:
Maurizio Alecci (Coordinamento tecnico del progetto), Alessandra Di Giacomo (curatela e realizzazione del plastico con Belula Tecle Misghina), docenti e collaboratori di altri Dipartimenti di Sapienza
Settore
Architettura
Keywords
Pietralata, SDO, Sapienza, vuoto urbano, connessione, quartiere Tiburtino, viabilità, metropolitana, didattica, bioclimatica
Link di approfondimento
Centro Progetti DiAP
Plastico della nuova sede della Sapienza a Pietralata
Workshop "La Sapienza a Pietralata"
Mostra-Convegno in ricordo del Professore Emerito Raffaele Panella
Il Giornale dell'Architettura
Allegati
Gruppo completo di Progettazione