Per una nuova idea di Museo della città di Roma: infrastrutture e poli museali in rete per un nuovo city-branding
Abstract
Roma ha una rete metropolitana che è indifferente alla città che attraversa; struttura al suo servizio ma con modalità neutre.
Roma ha bisogno di recuperare, o quantomeno rinnovare, la sua capacità di attrarre turisti sul mercato globalizzato.
Gli stessi abitanti non sembrano essere spesso pienamente consapevoli del valore della città che abitano.
L’attuale city-branding di Roma sembra avere il suo punto di forza nella ricchezza della sua storia che però, è sostanzialmente negata dalla sovraesposizione mediatica causata dai monumenti maggiori.
La messa a sistema dei tanti siti e beni poco conosciuti della città con il trasporto metropolitano, che è in grado di raggiungere milioni di utenti, sembra essere il modo migliore per attivare un’effettivo collegamento tra la vita quotidiana di cittadini, abitanti o turisti, e patrimonio storico che torna così ad essere parte viva della città.
La ricerca ha voluto porre l’attenzione sull’opportunità di ricondurre all’interno di un’unica sinergia di sistema i temi della gestione del patrimonio culturale e urbano, della comunicazione culturale, del trasporto pubblico ipogeo, per delineare modalità di attuazione di un modello d’uso della città capace di permeare il quotidiano degli utenti urbani, migliorandone la qualità della vita.
ALTRI ESITI
Il lavoro di ricerca è diventato parte di una corposa serie di studi, condotti dallo stesso gruppo di ricerca, che hanno prodotto negli enti preposti alla gestione degli spazi della rete metropolitana, una consapevolezza del ruolo comunicativo di questi ambienti che sta iniziando a dare frutti concreti con le nuove stazioni della linea C, interne al centro storico, e con una serie di programmi di intervento per riqualificare le stazioni della linea A.
Il progetto della stazione San Giovanni metro C è un caso di applicazione concreta delle ipotesi sottese a questo progetto di ricerca.