Metodi e strategie di trasformazione per tessuti urbani accessibili ed ecosostenibili. Studi e proposte per due quartieri della periferia romana



Abstract
La ricerca si pone in continuità con il lavoro svolto per la ricerca finanziata nell'anno 2012, già inquadrata nel più ampio contesto delle azioni promosse dall'Unione Europea con l'attivazione dell'iniziativa “Smart Cities”.
L'obiettivo è individuare soluzioni e strategie progettuali di trasformazione che, superando la logica dell'intervento episodico ed estemporaneo, adottino un approccio unitario e integrato alle diverse scale per migliorare accessibilità, sicurezza e vivibilità complessiva dei quartieri della periferia romana.
Le soluzioni e le strategie individuate a partire dalla specifica realtà di due quartieri scelti come casi studio, potranno costituire un riferimento per applicazioni a situazioni analoghe sia nel territorio romano che in altri contesti.
In relazione alle finalità più generali della ricerca e volendo attenersi ai criteri di sostenibilità sociale, economica, energetica e ambientale fissati dall'agenda europea per lo sviluppo dei tessuti metropolitani, le strategie di trasformazione nei due quartieri scelti proporranno azioni integrate sui sistemi del costruito, delle reti di trasporto e di servizio e sul sistema degli spazi vuoti.
Saranno oggetto di studio e di intervento per ciascun quartiere:
1. le reti della mobilità, i nodi di scambio, i parcheggi al fine di ridurre il traffico veicolare e l'inquinamento ambientale, introducendo sistemi di trasporto alternativi ed ecocompatibili;
2. le reti dei sottoservizi al fine di incrementare l'efficienza e la sostenibilità ambientale dei quartieri;
3. i tessuti edilizi al fine di provvedere all'adeguamento energetico degli edifici;
4. il sistema delle connessioni e degli spazi vuoti al fine di rafforzare identità e senso di appartenenza degli abitanti

 ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)

OBIETTIVI DELLA RICERCA
Obiettivo del lavoro è stato individuare metodi e strategie progettuali che, superando la logica della trasformazione episodica ed estemporanea, adottino un approccio unitario e integrato alle diverse scale (tessuti residenziali, sistemi di trasporto, reti di servizio) per migliorare accessibilità, sicurezza e vivibilità complessiva dei quartieri della periferia romana. Le soluzioni e le strategie individuate a partire dalla specifica realtà dei due quartieri del contesto metropolitano romano - il Pigneto e la borgata Giardinetti - scelti come casi studio, potranno costituire un riferimento per applicazioni a situazioni analoghe sia nel territorio romano che in altri contesti.
1. Il Pigneto
Quartiere situato nel settore est della periferia consolidata di Roma, compreso tra via Casilina, via Prenestina e via dell'Acqua Bulicante, è caratterizzato da tessuti edilizi dalle diverse tipologie, costruiti tra il secondo dopoguerra e gli anni Ottanta che ne determinano la tipica compattezza urbana e “l'effetto paese”. Da da alcuni anni è soggetto a un processo di “gentrification” nel quale è possibile rintracciare le ragioni per orientarne la trasformazione già in atto verso i prefissati criteri di sostenibilità sociale, economica, energetica e ambientale anche sfruttando la normativa relativa al Piano Casa e quanto previsto dal DM 26 giungo 2009 per la riduzione delle emissioni inquinanti sul patrimonio edilizio esistente.
2. La borgata Giardinetti
Situata oltre il GRA nel quadrante di Roma est, tra via Casilina e il tratto urbano dell'autostrada Roma-Napoli, al confine con il comune di Frascati, è caratterizzata da tessuti edilizi e manufatti profondamente eterogenei separati da ampie porzioni di spazi vuoti, risultando rappresentativa della tipica condizione di sprawl delle aree metropolitane marginali.
Si tratta, infatti, di un comparto assolutamente privo di identità, in cui campi agricoli, torri medievali, resti archeologici, edilizia abusiva o ex abusiva, insediamenti di edilizia economica e popolare, capannoni industriali, aree sportive, legati unicamente e in modo casuale dalla rete delle infrastrutture, sono incapaci di configurare un qualsiasi tipo di spazio pubblico e di urbanità.
Le aree appena descritte risultano rappresentative di situazioni opposte ed emblematiche della medesima realtà urbana romana. La prima con il suo tessuto ad alta densità nella periferia più consolidata della città ha portato a definire strategie di riqualificazione puntuali, legate a una migliore accessibilità, all'adeguamento energetico degli edifici, al ridisegno degli spazi vuoti.
La seconda come area di confine tra la città e i comuni limitrofi, caratterizzata da un'accentuata dispersione edilizia e da una notevole distanza dalla zone centrali ,ha consentito di formulare proposte sui temi della densificazione edilizia, della definizione dei margini, del rapporto tra reti infrastrutturali e paesaggio, dell'efficienza energetica e ambientale.
RISULTATI
A partire da un'accurata analisi dello stato di fatto dei due quartiere sono state individuate definite per ciascuno strategie, indicazioni e soluzioni progettuali in grado di affrontare e risolvere in modo integrato e complementare i seguenti problemi:
- riduzione del traffico veicolare e incentivazione dei sistemi di mobilità alternativa;
- adeguamento energetico, riqualificazioni dei piani terra e delle facciate degli edifici residenziali;
- integrazioni delle nuove reti dei sottoservizi con il disegno del suolo e degli spazi urbani;
- riqualificazione e messa sistema degli spazi vuoti;
- riorganizzazione delle sezioni stradali e dei flussi di percorrenza a vantaggio dell'accessibilità pedonale e della vivibilità degli spazi pubblici all'aperto.
Viste le differenze delle due aree di studio si è giunti ad individuare strategie e soluzioni che, pur partendo da un approccio e principi comuni, hanno tenuto conto della peculiarità delle situazioni.
In particolare, per il Pigneto le strategie proposte sono:
- liberare il suolo urbano dal parcheggio auto;
- riorganizzare i flussi di percorrenza e ridisegnare le sezioni stradali e gli spazi vuoti per guadagnare spazi pedonali;
- creare un' isola pedonale e una zona a traffico limitato ampliando quella già esistente;
- trasformare i dispositivi di adeguamento energetico degli edifici in segnali a scala urbana della riqualificazione del quartiere;
- intervenire sui piani terreni, prevedere incrementi di cubatura, ridisegnare le facciate degli edifici residenziali per stabilire identità e gerarchia dei fronti stradali;
- prevedere interventi ad hoc (anche con demolizioni parziali) per rafforzare caratteri morfologici e identità dei singoli tessuti edilizi;
- caratterizzare i margini e migliorare le relazioni con il resto della città lungo via Casilina, via Prenestina e via dell'Acqua Bulicante.
Per l'area di studio di Giardinetti le strategie di rigenerazione mirano a tre obiettivi principali:
- migliorare le connessioni e l'accessibilità dell'area mediante l'integrazione della principale arteria di scorrimento veloce di via della Sorbona con le differenti funzioni del trasporto pubblico, del tempo libero, dello sport, della produzione agricola, della produzione di energia, di smaltimento rifiuti, di raccolta dell'acqua piovana;
- riorganizzare e adeguare le infrastrutture a rete ai nuovi parametri di sostenibilità , promuovendo modelli di integrazione tra consumi e produzione di energia;
- ripensare il margine tra città e campagna e lungo le infrastrutture di trasporto per definire nuovi elementi di mediazione tra manufatti edilizi e spazio aperto.
Gli esiti di questi lavoro sono pubblicati nel volume: A. De Cesaris, D. Mandolesi, "Rigenerare le aree periferiche. Ricerche e progetti per la città contemporanea", Quod Libet 2016. Sul tema è stata organizzata anche una giornata di studi i cui esiti sono stati raccolti in un'atra pubblicazione qui allegata.

 

 PUBBLICAZIONI

A. De Cesaris, D. Mandolesi, "Rigenerare le aree periferiche. Ricerche e
progetti per la città contemporanea", Macerata Quodlibet, 2015
"Rigenerare le periferie urbane: Ricerche, strategie, progetti" (a cura di A. De Cesaris, D. Mandolesi), Roma Edilstampa, 2016 – ISBN 978-88-7864-119

 





Tipo di Ricerca
Ricerca Sapienza

Responsabile
Domizia Mandolesi

Anni
2014 - 2016

Struttura

Componenti del gruppo di Ricerca
STRUTTURATI:
Alessandra De Cesaris
DOTTORANDI DIAP:
Alessia Guerrieri, Erika Maresca, Irene De Simone, Chiara Roma
ASSEGNISTI O BORSISTI:
Leila Bochicchio
ALTRI COMPONENTI:
Luigi Paglialunga (collaboratore esterno HousingLab)

Settore
Architettura

Keywords
Trasformazione urbana, Sostenibilità energetica e ambientale, Mobilità pedonale e accessibilità, Quartieri residenziali, Aree periferiche


Allegati
2016-Introduzione RIGENERARE PERIFERIE URBANE
estratto_Mandolesi Rigenerare le aree periferiche
volume periferie convegno