Progetti di paesaggio per l’accoglienza e la mobilità: il Parco dell’Appia Antica a Roma
Abstract
L’indagine di ricerca sull’Appia Antica nell’ambito delle ricerche di Ateneo è stata soprattutto di carattere progettuale e volta a costruire un’azione sincretica tra aspetti che di solito vengono trattati settorialmente: la conservazione e la fruizione dei beni culturali e dell’ambiente, il traffico, l’espansione urbana, la protezione delle aree naturali e agricole, il problema dell’abusivismo. Argomenti e problemi che, comunemente, vengono visti e affrontati come ambiti di azioni programmatiche e di gestione disgiunte. L’intenzione era quella di riprendere il lungo e reiterato dibattito sulla valorizzazione della via Appia, iniziato nell’Ottocento e proseguito negli anni ’60 e ’70 con le battaglie di Cederna, che ha portato alla costituzione di un Parco Regionale alla fine degli anni ’80 del Novecento. L’idea partiva da una banale constatazione: malgrado l‘importante risultato raggiunto di tutelare un’area di 3400 ettari con lo sviluppo di un Piano Territoriale Regionale, al Parco dell’Appia Antica mancavano le prerogative di un territorio curato e godibile come bene pubblico, in quanto patrimonio naturalistico e culturale. Essendo un ambito della città molto vasto, in parte degradato e per l’85% privato, si volevano esplorare nuovi strumenti, progetti e realizzazioni, per poterlo valorizzare e fruire meglio. Il ragionamento ambiva a elaborare un progetto d’insieme, una visione simbolica e creativa, che
si facesse carico
ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)
L’area dell’Appia, disseminata di importanti ritrovamenti archeologici, ma anche parte dell’immaginario neorealista su Roma, non può vivere solo sul suo passato romantico, ma deve avere un respiro più ampio, capace di includere la storia, proiettandosi verso un tempo a venire.
Qual è il ruolo del progetto in una zona archeologica tra le più notevoli al mondo, che è al tempo stesso un territorio importante dal punto di vista naturale e paesaggistico e una parte consistente della Roma contemporanea? Il Parco dell’Appia è un enorme cuneo verde, che parte dalle Mura Aureliane e arriva ai piedi dei Colli Albani, snodandosi per oltre 16 km, attraversando i comuni di Roma, Ciampino e Marino. Come conciliare le esigenze di sviluppo e buon funzionamento del parco con la protezione della storia e dell’ambiente? La cultura della protezione ambientale, espressa dalle istituzioni principalmente come vincoli, troppo spesso si scontra con le esigenze della società contemporanea. Conflitti si aprono anche tra i diversi ambiti della tutela: la conservazione dei beni culturali e la protezione della natura e della biodiversità. La comprensione del territorio nella sua complessità multidisciplinare e la capacità di operarvi con una nuova sensibilità, che tenga insieme i settorialismi, rappresentano, invece, la sfida della cultura progettuale. Il Parco dell’Appia è stato quindi un laboratorio sperimentale per comprendere ed operare nei paesaggi urbani contemporanei.
Risultati della ricerca:
La ricerca aveva come obiettivo:
a. Contribuire alla discussione culturale e politica per individuare il ruolo del Parco dell’Appia Antica per il futuro di Roma attraverso un convegno dove sono stati invitati a discutere alcune delle istituzioni coinvolte nel governo del territorio. Attraverso il punto di vista di chi dirige e gestisce la città, sono stati inquadrati i problemi e gli obiettivi da perseguire. Esperti di diversi settori disciplinari hanno affrontato, in tre sezioni tematiche, questioni che riguardano la tutela e la trasformazione del paesaggio. Gli interventi hanno messo in luce alcune delle eccellenze presenti, ma anche le aporie e le enormi contraddizioni ancora da risolvere.
b. Ragionare su alcuni luoghi concreti in cui sviluppare progetti per la valorizzazione del Parco dell’Appia Antica in un’ottica trasversale e multifunzionale. È stato organizzato un workshop nel tentativo di dare attraverso il progetto leggibilità al territorio, stabilendo gerarchie tra le parti, dando vita a relazioni urbane là dove erano assenti.
PUBBLICAZIONI
CURATELE
- CAPUANO A., CARPENZANO O., TOPPETTI F. (a cura di) Il Parco e la città. Il territorio storico dell’Appia nel futuro. Quodlibet, Macerata, 2013
SAGGI IN VOLUME
- CAPUANO A., Il Parco dell'Appia Antica, il GRA e il corridoio del Passante in: SECCHI R.(a cura di) Future GRA. Il futuro del Grande Raccordo Anulare nella prospettiva della città metropolitana. pp. 324-350. Prospettive Edizioni, Roma, 2010
- CAPUANO A., Sondaggi Progettuali a tema in Future GRA. Il futuro del Grande Raccordo Anulare di Roma nella periferia della città metropolitana di SECCHI R., vol. 1, pp. 332-349. Prospettive edizioni, Roma, 2010
parco dell’appia antica, 2010 Progetto di ricerca per ANAS s.p.a, CAPUANO A. (Capogruppo), con GIORDANO P. E., GOTTI PORCIANI M., PEDONE A., TRAINOTTI E.
- CAPUANO A. (2012). “Archeologia e città: un conflitto contemporaneo” in: a cura di Achille Ippolito, Il progetto di paesaggio come strumento di ricomposizione dei conflitti, pp. 87- 91. Franco Angeli Editore, Milano, 2012
- CAPUANO A., MIANO P., TOPPETTI F., Paesaggi dell'archeologia, Regioni e città metropolitane in Ricerca Universitaria e Progetto di architettura. Esperienze, procedure e strumenti a confronto, a cura di MASSARANTE A., p. 116. 2° forum del coordinamento Nazionale dei docenti di progettazione architettonica ICAR 14/15/16. Grafica elettronica, Napoli, 2012
- CAPUANO A. (2014) Idee per il Parco dell’Appia e il futuro di Roma in Per la costruzione del paesaggio futuro. Architettura e Natura, Atti del Convegno diffuso Internazionale, a cura di IPPOLITO A. M., pp. 85-92. Franco Angeli, Milano, 2014
ARTICOLO IN RIVISTA
- CAPUANO A., Il Parco e la Città. Il territorio storico dell'Appia nel Futuro di Roma. Progetti di paesaggio e mobilità in PROGETTI, 2012