Studio museografico e allestimento della mostra Armi e Potere nell’Europa del Rinascimento

Abstract
L’allestimento della mostra Armi e potere è una sfida, è la costruzione di un dialogo fra opere esposte e spazio architettonico, un’esposizione che sa coesistere con l’antico senza competere con esso. il tema non è solamente l’integrazione delle opere da esporre entro il percorso di visita di questi insigni monumenti, ma soprattutto l’inserimento dell’esposizione nei loro locali rinascimentali evitando di nasconderli alla vista.
Nel permettere la lettura dei due monumenti, si intende organizzare la collezioni d’armi e gli altri apparati esposti quasi come una storia che si dipana al loro interno, attraverso le diverse stanze, quasi donando loro una “casa” e accogliendoli con quanto più garbo possibile, facendo in modo che trovino “naturalmente” posto e si integrino negli spazi e nei colori. Gli ambienti dedicati ad accogliere la mostra sono, a Castel Sant’Angelo, le stanze cinquecentesche, con perno nel cuore antico del monumento, tra le quale emerge per qualità decorative la cosiddetta Sala di Apollo; a palazzo Venezia la mostra occupa gli spazi del piano nobile seguendo il percorso cronologico di costruzione: dalle stanze private dell’appartamento Barbo, attraverso la sala del pappagallo e la successiva sala delle Fatiche di Ercole si arriva ai due saloni monumentali del Mappamondo e delle Battaglie.
La visita propone una mediazione comunicativa tra valori sociali, storici, artistici e gli spettatori, offrendo chiavi di lettura che seguono un doppio parametro interpretativo e di percorso che può avvenire singolarmente, contestualmente o in momenti diversi e secondo distinti livelli di approfondimento. La maggior parte delle opere in mostra proviene dai depositi dei musei dove sono state esposte per brevi periodi. È questa l’occasione per farle riscoprire al grande pubblico e in alcuni casi farle vedere per la prima volta.
Nel permettere la lettura dei due monumenti, si intende organizzare la collezioni d’armi e gli altri apparati esposti quasi come una storia che si dipana al loro interno, attraverso le diverse stanze, quasi donando loro una “casa” e accogliendoli con quanto più garbo possibile, facendo in modo che trovino “naturalmente” posto e si integrino negli spazi e nei colori. Gli ambienti dedicati ad accogliere la mostra sono, a Castel Sant’Angelo, le stanze cinquecentesche, con perno nel cuore antico del monumento, tra le quale emerge per qualità decorative la cosiddetta Sala di Apollo; a palazzo Venezia la mostra occupa gli spazi del piano nobile seguendo il percorso cronologico di costruzione: dalle stanze private dell’appartamento Barbo, attraverso la sala del pappagallo e la successiva sala delle Fatiche di Ercole si arriva ai due saloni monumentali del Mappamondo e delle Battaglie.
La visita propone una mediazione comunicativa tra valori sociali, storici, artistici e gli spettatori, offrendo chiavi di lettura che seguono un doppio parametro interpretativo e di percorso che può avvenire singolarmente, contestualmente o in momenti diversi e secondo distinti livelli di approfondimento. La maggior parte delle opere in mostra proviene dai depositi dei musei dove sono state esposte per brevi periodi. È questa l’occasione per farle riscoprire al grande pubblico e in alcuni casi farle vedere per la prima volta.
PUBBLICAZIONI
Scalini M., Armi e potere nell'Europa del Rinascimento, Silvana Editoriale, 2018
ALTRI ESITI
Esposizione: ARMI E POTERE
nell’Europa del Rinascimento
Roma, 26 luglio 2018– 27 gennaio 2019
Castel Sant’Angelo e Palazzo Venezia










