Il tema della rigenerazione urbana e territoriale si impone ormai come una sfida inevitabile per gli architetti e per coloro che operano sul territorio. Dopo catastrofi di portata gigantesca - come il caso studio preso in esame ovvero il terremoto de L’Aquila del 2009 - è necessario capire come affrontare la ricostruzione e come gestire la rigenerazione sociale ed economica della città e del territorio.
La ricerca, coordinata da Nicoletta Trasi della Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza e realizzata nell'ambito del programma multidisciplinare A.G.E (Architecture de la Grande Echelle) indetto dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Ambiente francesi, si è posta come obiettivo una ricostruzione che possa diventare una opportunità per una vera sostenibilità, sociale, economica, sismica e bioclimatica.
La sostenibilità di città simili a L'Aquila e di molte altre nel mondo, colpite da catastrofi di ogni genere e di qualsiasi entità, richiede una profonda riflessione sul "modo" di affrontare queste sfide che ci lancia sempre più frequentemente la natura. E’ necessario ricondurre la eccezionalità della riduzione del rischio in un quadro ordinario di processo di pianificazione urbana, ed è altrettanto necessario rispondere ai bisogni straordinari (come prevenzione e riduzione del rischio) mediante politiche ordinarie di sviluppo.